MISURE IN FAVORE DEL SETTORE VITIVINICOLO E PER LA VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DELLE DONNE IN AGRICOLTURA

Sono stati approvati, in Conferenza Stato Regioni, i decreti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) che attivano, per la campagna 2019/2020, diverse misure in favore del settore vitivinicolo per fronteggiare la crisi derivante dal blocco delle attività commerciali e turistico-ricettive (Ho.re.ca.) e che valorizzano e potenziano il ruolo delle donne in agricoltura.

DECRETO SULLA DISTILLAZIONE DI CRISI

Attraverso l’utilizzo di fondi europei, il decreto prevede l’assegnazione di una dotazione di 50 milioni di euro (misura inserita nell’Organizzazione comune di mercato del vino) con un duplice obiettivo: ridurre le giacenze di prodotto e contribuire all’approvvigionamento di alcol etilico da destinare prevalentemente alla produzione di disinfettanti.

Oltre a questo, in accordo con la filiera e le Regioni, è stata messa a punto una strategia complessiva che prevede la riduzione volontaria della produzione di uve destinate a vini di qualità, alla cui attuazione sono stati assegnati 100 milioni di euro attraverso il d.l. 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. Decreto Rilancio). Mentre la distillazione di crisi interviene a carico dei vini comuni, la riduzione della produzione è rivolta esclusivamente ai vini di qualità e i produttori vi potranno aderire volontariamente, con l’aspettativa di incidere anche sul miglioramento della qualità delle uve a partire dal prossimo anno.

Inoltre, sempre nel d.l. Rilancio, è presente una modifica al testo unico sul vino, che prevede la riduzione della resa massima per ettaro delle uve destinate a vini comuni a 30 tonnellate, rispetto alle attuali 50 tonnellate.

DECRETO DONNE IN CAMPO

Il testo definisce i criteri e le modalità per la concessione di mutui agevolati a tasso zero per sostenere iniziative finalizzate allo sviluppo o al consolidamento di aziende agricole condotte da imprenditrici, attraverso investimenti nel settore agricolo e in quello della trasformazione e commercializzazione dei prodotti relativi.  I mutui sono concessi fino a un massimo 300 mila euro, da un minimo di 5 a un massimo di 15 anni, comprensivi del periodo di preammortamento. Grazie all’istituzione di un fondo rotativo, la dotazione finanziaria inziale per il 2020 ammonta a 15 milioni di euro gestito dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare. Prevista, inoltre, la possibilità di accettare fideiussioni anche da parte di enti assicurativi e non solo bancari.

E.M.

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