Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Maria Eugenia Roccella e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato un disegno di legge che introduce disposizioni in materia di tutela dei minori in affidamento.
Il provvedimento, oltre a voler supportare la crescita del minore all’interno della propria famiglia d’origine è volto a rendere note le informazioni che, al momento, sono conosciute solo dai tribunali: le strutture abilitate all’affidamento e il numero dei minori collocati presso istituti di assistenza pubblici o privati o presso comunità di tipo familiare.
A tale scopo vengono introdotti:
- Il registro nazionale degli istituti di assistenza e delle comunità;
- Il registro dei minori collocati in comunità di tipo familiare o istituti di assistenza pubblici o privati o presso famiglie affidatarie;
- l’Osservatorio nazionale sugli istituti di assistenza pubblici o privati, sulle comunità di tipo familiare e sulle famiglie affidatarie, con funzione di controllo e di promozione in materia di comunità di tipo familiare e di famiglie affidatarie.
Tali novità non sostituiscono le modalità già esistenti ma le integrano.
La ministra Roccella durante la conferenza stampa ha precisato che tali registri conterranno semplicemente i dati che attualmente sono raccolti solo a livello regionale e comunale ma non a livello centrale, cosa che rende impossibile l’attuazione di politiche più mirate.
Per l’istituzione di tali registri è necessario anche il parere del Garante della privacy.
Gloria Vindigni
redattrice di Lexacivis